giovedì 22 marzo 2012

Chapter 13: Poker/Uke time!

Sì lo so, ukulele e poker non sono attività che vanno molto d'accordo...soprattutto se praticate insieme! Ma le cose sono andate così... Serata poker in collegio. 50 corone per entrare e small e big blind che aumentano ogni 30 minuti. So serious, direte! Sì, in effetti lo è anche troppo per me...decido di raggiungere i ragazzi del Kollegium a serata iniziata, e soprattutto di farlo con il mio ukulele! Arrivo, sono in camera di Kevin Tarzan (o Puyol che a chiamar si voglia... insomma queo coi cavei onghi!) Kevin Tomas, il catalano (catalufo? hahahaha) [grazie Bonf per aver corretto l'imprecisione]. Silenzio di tomba, mi faccio riguardi anche per salutare. Livello di concentrazione elevatissimo, skill dei vari player molto eterogeneo: Francesco vede un raise chiamato da non so chi. E' convinto di aver perso ma in realtà cala giù una scala della quale non si era accorto. Beh, dopo che l'atmosfera si è un po' stemperata decido di suonare qualcosa con l'ukulele... Charles dopo poco arriva anche lui, e subito di seguito Lenny. Lenny è un ragazzo danese che vive al Kollegium. Immensa stima nei suoi confronti, come potrei non averne per uno che ha due chitarre, una diamonica e un'armonica cromatica? Portiamo un po' di allegria a quelli seduti intorno al mucchio di chips...arrivano anche altri. Suoniamo in tre, io con l'uke, Charles con la classica e Lennny con l'acustica. Charles ci sa fare, a casa sua in Francia ha pure lui un ukulele! Suona la chitarra con una certa destrezza...dopo una manciata di canzoni decidiamo di andare a caccia dell'aurora boreale. Qui le chiamano "northern lights", ma è lo stesso. Credo davvero che sia una delle cose che più vorrei avere il piacere di ammirare prima di lasciare il pianeta Terra (per qualche altro pianeta di una qualche galassia, s'intende). Da una stradina dietro al Kollegium raggiungiamo una sorta di collina, tutto prato ovviamente. Abbiamo gli strumenti con noi, sull'altura si canta qualcosa dal canzoniere di Lenny. Quei tipici canzonieri pieni di canozni che non conosci, quei canzonieri che ti fanno apprezzare le canzoni che non suoneresti mai altrimenti. E' così...si va per esclusione quando si ha un libro di quelli per le mani. Le pagine ingiallite e impolverate vengono sfogliate random. Ogni tanto ci si ferma a fare qualche strofa e un ritornello. Ma la luce arriva dal flash del cellulare di francesco e il freddo punge le dita di chi suona. Finiamo per attendere l'aurora boreale mani nelle mani. I giornali dicono che - data la straordinariamente intensa attività solare - le probabilità di vederla anche a basse latitudini (Danimarca compresa) aumentano notevolmente. Luke, un ragazzotto super big del Winsconsin pare saperne a pacchi. Giustamente guarda verso nord. Noi ci limitiamo ad alzare gli occhi al cielo, attenti a cogliere ogni piccolo riflesso possibile. Dopo oltre mezz'ora l'unica cosa che vediamo è un alone atipico e semi artificiale intorno alla luna piena, che diventa tipo una bolla di sapone. Ma delle northern lights neanche l'ombra (forse perchè sono lights...mah!). Torniamo a casa un po' rassegnati ma sereni. Prossimo appuntamento a fine giugno, stando a sentire gli esperti...non garantisco niente, ma la temperatura sarà sicuramente più gradevole!






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